A Coaching Model By Giovanna Milesi, Expat Life Coach, SINGAPORE
Coach escape: In viaggio da Occidente a Oriente
La prigione da cui è piú difficile evadere è la propria mente – anonimo
ESCAPE COACHING il coach dell’evasione
Per gli ultimi nove anni, ho fatto della mia casa l’Asia, spostandomi tra tre città diverse: Tokyo, Shanghai e Singapore. Ogni luogo mi ha offerto un tesoro di nuove idee e tradizioni, arricchendomi profondamente. L’interazione con diverse sfaccettature culturali ha plasmato la mia persona e, nel mio approccio di coaching, ho scelto di abbracciare e celebrare appieno quest’esperienza.
Sono figlia, moglie e madre, ma, soprattutto, sono una donna che ha abbandonato la sua comfort zone per immergersi in una nuova sfida culturale e una vita completamente diversa, con l’obiettivo di trasformare molti aspetti di sé e del proprio ambiente. Ho cercato nel Coach uno spazio sicuro in cui poter rielaborare e trovare strumenti di azione utili alla mia evoluzione.
Perché Escape Coach?
Il nome Escape Coach nasce a Fuerteventura durante un Meet Up che è avvenuto lo scorso maggio, grazie al mio Mentore il quale mi ha lanciato questa sfida. Ho cercato di svilupparlo ed infatti ho trovato in Escape non tanto la fuga, quanto l’evasione, la volontà di liberarsi da fattori bloccanti per poter crescere e trasformarsi, essere in grado di esprimere le emozioni .
Evadere vuol dire uscire dal contesto quotidiano per trovare un momento intimo per sé stessi, di sviluppo emozionale e di crescita personale, prendere consapevolezza di se e agire. Potrebbe avvenire attraverso pratiche rilassanti che ci permettano di evadere dallo stress.
Ad essere sincera, il Giappone è il paese che ha lasciato un’impronta profonda nel mio cuore.
La gentilezza delle persone, la sensazione di calma e il silenzio di questo Paese hanno creato uno spazio prezioso per l’ascolto e l’osservazione, permettendomi di adattarmi a un ritmo più lento. Qui, le antiche tradizioni sono ancora vive e influenzano ogni aspetto della vita quotidiana della popolazione. Qui ho iniziato un viaggio introspettivo che mi ha aperto nuove strade.
E’ in Giappone che mi sono avvicinata all’ Ikebana, l’arte giapponese della disposizione floreale, conosciuta anche come “via dei fiori” (kadō).
Si tratta di una pratica antica che risale a più di 600 anni fa, nata come offerta di fiori nei templi buddisti e sviluppatasi nel tempo in una forma d’arte raffinata e profondamente filosofica.
In Cina a Shanghai cerco di capire meglio la medicina tradizionale Cinese e la ricerca del Qi. Il Qi è il concetto fondamentale nella medicina tradizionale cinese, si riferisce all’energia vitale che scorre attraverso il corpo e l’universo , secondo la medicina tradizionale cinese il mantenimento di un flusso armonioso e bilanciato è essenziale per la salute fisica mentale spirituale e le tecniche per bilanciare il Qi sono l’agopuntura, l’erboristeria e il Tai Chi.
E’ invece a Singapore che ho deciso di intraprendere il mio percorso di Coach , finalizzato a trovare uno strumento in più di connessione con le mie figlie, o meglio un modo per gestire la loro adolescenza, un metodo per agire e non reagire . Un approccio meno istintivo volto ad ascoltarle più profondamente. Ho cercato nel Coach uno strumento per poter interagire in maniera equilibrata , per mettermi in ascolto e per riflettere sulle domande giuste da porre.
Lo stile della scuola Sogetsu con cui ho studiato, ha quattro principi fondamentali:
un nuovo approccio, il movimento, l’equilibrio e l’armonia, Il tutto connesso a tre elementi che sono le linee, il colore e la massa.
La scuola Sogetsu rappresenta una rivoluzione nell’arte dell’ikebana, combinando tradizione e innovazione. La sua filosofia di apertura, sperimentazione e adattabilità rende l’ikebana accessibile a un pubblico globale, dimostrando che questa antica arte può evolversi e prosperare nel mondo contemporaneo e creare composizioni floreali che sono al contempo opere d’arte e mezzi di espressione personale.
Allo stesso modo, secondo la mia interpretazione, il coach, nello spazio sicuro di una seduta, offre al Cochee la possibilità di esprimere se stesso, di aprirsi di sperimentare e evolversi. Di trovare in se nuove strade e diverse soluzioni , di bilanciare diversamente quello che già abbiamo per “arrangiarlo” in maniera diversa e creare cosi nuove possibili azioni.
Ragionando sul coach e sull’ikebana ho trovato molti punti in comune.
Nell’arte dell’ikebana (in particolare nelle scuole tradizionali come Ikenobo, e anche nella scuola Sogetsu), i termini Shin, Soe, e Hikae rappresentano i tre elementi fondamentali che costituiscono la struttura base di una composizione ,che permettono di creare composizioni equilibrate e armoniose. Questi principi non solo guidano la disposizione fisica degli elementi, ma riflettono anche una filosofia più profonda di connessione tra cielo, uomo e terra, rendendo ogni composizione un’opera d’arte meditativa e significativa.
Nel processo di Coach vedo lo Shin come le “Aspirazioni”
- Shin (真)
È l’elemento più lungo e dominante nella composizione.
A livello di simbolismo, spesso rappresenta il cielo o il divino, simboleggiando aspirazioni elevate e stabilità.
La composizione floreale viene posizionata verticalmente o con una leggera inclinazione, a seconda dello stile specifico della composizione stessa.
Qual’è il mio obiettivo?
Nel processo di Coach vedo il Soe come la “Consapevolezza”
- Soe (副)
È il secondo elemento in ordine di lunghezza e importanza.
Rappresenta l’uomo, o l’interazione tra cielo e terra, e crea un collegamento tra il cielo (Shin) e la terra (Hikae).
Nel posizione, la composizione viene inclinata a un angolo rispetto al Shin, bilanciando la composizione e aggiungendo profondità.
Come ti può aiutare questa consapevolezza nel tuo piano d’azione?
Nel processo di Coach vedo il Hikae come la crescita nel Qui e Ora
- Hikae (控)
È il terzo elemento e il più corto dei tre.
Rappresenta la terra, o l’elemento terrestre, completando la triade e stabilendo la base della composizione.
Solitamente inclinato in una direzione opposta a Soe, aiutando a creare un equilibrio visivo e una struttura triangolare.
Cosa ti riconosci oggi?
L’arte dell’ikebana e la pratica del coaching possono sembrare inizialmente distanti, ma condividono molti principi e metodologie simili. A mio avviso, entrambe le discipline si concentrano sul processo di sviluppo, equilibrio e armonia, e sull’importanza della presenza e dell’intenzione.
Ed è questo che porto in luce nel mio modello Escape
L’essenziale è invisibile agli occhi- Antoine de Saint-Exupèry
Escape Coach, il modello che unisce l’ikebana e il coaching:
- Processo di Accordo o Attivazione, la consapevolezza e la presenza
Ikebana
Creare una composizione floreale è un processo che richiede attenzione, pazienza e riflessione. Ogni elemento è selezionato e collocato con cura per ottenere armonia e bellezza. La pratica dell’ikebana favorisce la consapevolezza, poiché richiede una presenza mentale totale durante la composizione. L’attenzione ai dettagli e la contemplazione sono essenziali.
Coaching
Il coaching è un percorso di sviluppo personale e professionale che coinvolge introspezione, definizione degli obiettivi e pianificazione delle azioni. Ogni sessione è concepita per aiutare il coachee a crescere e raggiungere i suoi obiettivi. Un coaching efficace richiede la presenza attiva del coach, che deve ascoltare con attenzione, porre domande profonde e facilitare la consapevolezza del coachee. La mindfulness è fondamentale per creare un ambiente di riflessione e crescita, concentrandosi sul momento presente.
- Processo di Esplorazione e la ricerca di Equilibrio e Armonia
Ikebana
Le composizioni di ikebana mirano a creare un equilibrio visivo e un’armonia tra i vari elementi come fiori, rami e foglie. L’uso di una disposizione asimmetrica e la gestione dello spazio sono tecniche essenziali per ottenere questo effetto. L’ikebana impiega pochi elementi per esprimere un’idea o un sentimento, mettendo l’accento sull’essenza della bellezza naturale. Questa pratica valorizza il minimalismo.
Coaching
Nel coaching, l’equilibrio si manifesta nell’armonizzazione delle varie aree della vita del coachee, inclusi gli aspetti personali, professionali ed emotivi. Il coach aiuta il coachee a raggiungere un equilibrio tra le sue priorità e i suoi obiettivi. L’attenzione è rivolta all’essenziale, supportando il coachee nell’identificare e concentrarsi sui suoi valori principali e sugli obiettivi più importanti, eliminando distrazioni e complessità non necessarie
- Il Piano di Azione e L’adattamento insieme alla Sperimentazione
Ikebana
Ogni composizione riflette la personalità e le emozioni del suo creatore, utilizzando materiali e stili che esprimono l’individualità. La scuola Sogetsu, in particolare, incoraggia l’uso di materiali non convenzionali e la sperimentazione, promuovendo l’innovazione e l’adattabilità. Le composizioni sono influenzate dal contesto in cui vengono create e mostrate. La scelta dei materiali e il design possono variare in base alla stagione, al luogo e all’occasione.
Coaching
Il coaching è estremamente personalizzato, poiché tiene conto delle esigenze, delle aspirazioni e della personalità specifica del coachee. Un bravo coach incoraggia il coachee a esplorare idee e approcci, adattandosi ai cambiamenti e sviluppando la capacità di affrontare situazioni diverse in modo creativo.
Inoltre, il coaching considera il contesto in cui vive il coachee, compreso il suo ambiente lavorativo, le relazioni personali e le circostanze di vita, al fine di offrire un supporto rilevante e contestualizzato.
- La chiusura intesa come Crescita, Creazione, Celebrazione e Gratitudine
Ikebana
Creare un’ikebana offre un momento di profonda riflessione e introspezione, consentendo al creatore di stabilire un legame con se stesso e con la natura. È un’opportunità per ammirare e apprezzare il proprio lavoro, celebrando e prendendo coscienza delle proprie capacità. Ammirando il risultato ottenuto .
Coaching
Il coaching aiuta il coachee a riflettere e a guardare dentro di sé, esplorando i propri pensieri, sentimenti e comportamenti per crescere e capirsi meglio. Questo supporto favorisce la crescita personale e l’apprendimento, incoraggiando il progresso attraverso piccoli passi e celebrando ogni successo. Riconoscendosi un traguardo.
Conclusione
Cosa significa ascoltare? Ascoltare vuol dire capire ciò che l’altro non dice – Carl Rogers
Concludo con questa frase di Carl Rogers , il mio modello di Coach si è sviluppato intorno a questa frase , la mia massima aspirazione è permettere al mio coachee di poter imparare ad ascoltarsi , ascoltare se stesso dove non ci sono parole, imparare a trovare nei momenti di riflessione le parole che in verità vuole esprimere. Celebrare ogni baby step e progresso in qualsivoglia direzione.
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Your Coaching Model reflects your values,
philosophies, and beliefs and must communicate who you will coach
and the problems you will solve. Read more about creating your coaching model
Bibligrafia:
Il Potere del Qui e Ora: Una Guida all’Illuminazione Spirituale di Eckhart Tolle
Lavorare con l’intelligenza emotiva di Daniel “Ikebana:
The Art of Japanese Flower Arrangementdi Tadao Yamamoto
The Art of Sogetsu Ikebana di Akane Teshigahar. Chat GDP 3.5