La Chiave di Violino

Coaching

A Coaching Model By Annamaria Lubrano Di Giunno, Life Coach, ITALY

La Chiave di Violino Introduzione:

Nel corso delle nostre giornate, spesso perdiamo di vista la nostra autenticità, smarrendo quella nota particolare che ci rende unici. Eppure, come in una melodia ben orchestrata, ognuno di noi ha una voce interiore che desidera essere ascoltata e valorizzata. In questo contesto, il coaching diventa un utile strumento per trovare un contatto con se stessi.

Chi Voglio Essere?

Ognuno di noi possiede una nota, una voce distintiva che ci rende unici. Più riusciamo a esprimerla, durante la nostra vita,più sperimentiamo autenticità e senso di benessere.A volte, però, questa nota risuona poco chiara perfino a noi stessi. Le sfide della vita quotidiana, le difficoltà e gli ostacoli possono portarci a indossare maschere e a recitare ruoli che soffocano la nostra vera voce, allontanandoci da noi stessi e creando un senso di malessere. In questo contesto, il coaching si rivela una preziosa opportunità perriconoscerela propria essenza, la propria verità interiore e realizzare il proprio potenziale.

La mia proposta di coaching

Il mio modello di coaching “La chiave di violino” vuole accompagnare in un percorso di scoperta o riscoperta della propria autentica nota, permettendo di valorizzareciò che si è realmente. Affrontando i problemie gli ostacoli che si presentano alla ricerca di una soluzione, di un obiettivo da raggiungere, “La chiave di violino” offre l’opportunità di conoscersi meglio, spogliarsi di atteggiamenti che non corrispondono più e ritrovare le risorse per viverele giornatein maniera più autentica e con più energia.

Perché ‘La Chiave di Violino’

Come la chiave di violino fornisce una struttura chiara al pentagramma, il coaching secondo questo modello offre un accompagnamento per armonizzare e creare unequilibrio trale diverse parti di sé (note) e i vari aspetti della propriaesistenza (lavoro, relazioni, benessere personale). Come la chiave di violino permette di suonare una vasta gamma di note e melodie, il coaching aiuta a esplorare e a sviluppare le proprie capacità e potenzialità, favorendo la crescita personale e permettendo di raggiungere nuovi livelli di successo e realizzazione.

L’Arte dell’Accoglienza

Quando qualcosa non va nelle nostre giornate, è come se ci fosse una nota stonata che interrompe la melodia e il flusso della nostra vita. In questi momenti è importante fermarsi, prendersi una pausa per accogliere ciò che stiamo vivendo e capire che cosa sta succedendo, dentro e fuori di noi. In che modo si può favorire questo processo?

  • Uno Spazio Accogliente: Nel mio coaching offro uno spazio di accoglienza, dove il cliente possa sentirsicome “a casa”, libero di esprimersi senza paura di essere giudicato. Perché questo avvenga sono necessari una presenzaattenta e un ascolto attivo,che permettano di sintonizzarsi con il coachee e il suo mondo. Non si tratta infatti di capiresolo cognitivamente la sua esperienza, ma di sentirla emotivamente, creando una connessione profonda.
  • Fiducia e Sicurezza: Sentire che il coach è lì per te, presente e attento permette di creare un clima di fiducia e sicurezza, facendo sentire il cliente compreso e accettato e rendendopiù facile, per lui, entrare in contatto con se stessoed esprimere così anche le emozioni e i pensieri più difficili.
  • Fare Luce sul Problema
    Per far luce sulla difficoltà portata dal cliente, l’esplorazione può partire dall’uso di quello che nell’ATI, l’Analisi transazionale integrativa di Richard Erskine, è chiamato il modello del diamante, rappresentato graficamente con un rombo in cui ogni vertice indica un aspetto specifico:
  • Emozioni: Riconoscere e validare le emozioni del cliente è fondamentale perché questo gli permette di sentirsi accolto, riducendo il suo senso di isolamento e di solitudine, oltre ad aiutarlo a esplorare e a comprendere meglio le proprie esperienze interiori. Le emozioni forniscono infatti informazioni vitali sui bisogni insoddisfatti e sulle risposte agli stimoli esterni e interni.
  • Pensieri:Riguardano le convinzioni, i valori, le interpretazioni e le decisioni del cliente. Concentrarsi sui pensieri consente difar emergere le narrative interne che guidano le sue azioni.
  • Comportamenti:Riguardano le azioni e le reazioni del cliente. Analizzarlipermette di identificare quali sono i modelli di risposta abituali e di esplorare nuove possibilità di intervento.
  • Il Corpo: Le sensazioni, la postura, la respirazione e altre manifestazioni fisiche possono fornire indizi preziosi sugli stati emotivi e mentali del cochee.

Strumenti di intervento

Il modello del diamante aiuta il cliente a conoscere idifferenti aspetti di sé e a capire come le diverse componenti (comportamenti, pensieri, emozioni e sensazioni corporee) si influenzano reciprocamente. Ad esempio, un pensiero limitante può generare emozioni negative che portano ad azioni poco efficaci, le quali a loro volta possono influire negativamente sulle relazioni. Questo permette di creare maggiore consapevolezza, di accogliere e accettare le proprie parti e di facilitare cambiamenti positivi nei modelli di pensiero, emozioni, azioni, promuovendo infine un senso di completezza e autenticità.

Per favorire questo processo, oltre alle domande potenti,nel mio coachingutilizzo diversi strumenti: la visualizzazione, il disegno, il diario, il dialogo tra le parti e la tecnica delle pietre, per simboleggiare e rendere “oggettiva” la situazione vissuta e cercare di osservarla dall’esterno.

Fase di Riconnessione

La maggiore consapevolezza acquisita consente di guardare alla difficoltà portata e alla situazione a esso legata da una prospettiva diversa, superando il senso di malessere e ritrovando il contatto con i propri valori, risorse, talenti. Da questo nuovosguardo si può partire per cercare una soluzione al problemaattraverso la definizione di un piano d’azione.

Fai risuonare la tua nota: conclusioni

Riconnettersi con se stesso offre al cliente la possibilità di riscoprire la propria essenza e autenticità, guidandolo verso una visione più ampia e positiva della propria realtà. In questo contesto, il coaching diventa un catalizzatore per il cambiamento, permettendo di trasformare le sfide in opportunità,di passare da una posizione di “vittima delle circostanze” alla possibilità di creare la propria realtà facendo risuonare liberamente la propria notanella vita e avvicinandosi sempre più alla propria natura.

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